Benessere organizzativo: gli elementi imprescindibili

Nel corso degli ultimi anni il benessere organizzativo ha assunto un’importanza sempre maggiore. Questioni come la salute psicologica dei collaboratori, l’equilibrio tra vita privata e professionale, la flessibilità e la riduzione dell’orario di lavoro sono, infatti, solo alcuni dei molti aspetti che questo vasto e rilevante tema si propone di affrontare. A seconda della cultura e dell’impresa d’appartenenza, detta determinante può, però, assumere delle declinazioni parecchio diverse. Quali elementi risultano alla base della serenità esperita in ufficio? Cosa non deve mancare all’interno di una realtà aziendale in grado di garantire tranquillità e soddisfazioni ai suoi adepti? 

In primis, occorre assicurare l’integrità fisica delle persone. Le morti bianche che si susseguono in maniera pressocché ininterrotta sui cantieri e nelle fabbriche rappresentano un’emergenza sociale del tutto inaccettabile. Proprio per tale ragione chi presta servizio nella compagnia necessita di godere di ogni tipo di tutela volta a evitare incidenti e infortuni, ma anche a ridurre il rischio correlato all’esecuzione di certe attività alla lunga potenzialmente dannose. 

Serve, poi, incentivare lo spirito di comunità del gruppo. Un ambiente in cui si susseguono mille discussioni e nascono continui conflitti non mette di certo le persone nella condizione di sentirsi tranquille né tantomeno di rendere al massimo. Appare, quindi, fondamentale impegnarsi per creare un’atmosfera positiva che incentivi gli individui impiegati a cooperare perché uniti nei propositi portati avanti e complici nel raggiungimento dei medesimi obiettivi. 

Bisogna, dunque, prestare attenzione al work-life balance. Se è vero che per vivere occorre lavorare, si dimostra pure ragionevole affermare che l’esistenza di un soggetto non può girare esclusivamente attorno al ruolo ricoperto in compagnia. Si rivela, infatti, assai controproducente sia per i collaboratori che per le società non concedere alle risorse tempo da dedicare a famiglia e amici, a passioni e altri talenti, alla salute di mente e corpo, alla crescita personale. 

Serve, inoltre, tenere in considerazione gli individui assunti. Chi presta servizio in azienda non deve subire le decisioni prese dal vertice senza battere ciglio. Affinché un progetto vada in porto appare, in effetti, necessario che tutti quelli che partecipano alla sua realizzazione non solo concordino sulle strategie da intraprendere per il successo della missione, ma che coinvolti nelle scelte compiute dai manager ne approvino anche i valori e le motivazioni alla base. 

Bisogna, infine, offrire alle risorse l’opportunità di crescere. Sorvolando su alcuni elementi essenziali come il giusto ed equo compenso, il diritto alle ferie e al riposo ecc. normati dalla legge italiana e su cui oggi si tende, però, troppo spesso a chiudere un occhio; al soggetto impiegato va garantito lo sviluppo sia personale che professionale. Programmare corsi volti ad acquisire nuove conoscenze e competenze si dimostra, dunque, di fondamentale importanza.

Il benessere organizzativo risulta assai difficile da realizzare. Diversi si rivelano, in effetti, i fattori da tenere in considerazione affinché questo delicatissimo equilibrio venga raggiunto. Ad ogni modo, iniziare attuando i suggerimenti qui descritti significa senza dubbio compiere una scelta utile e sensata. I destinatari dei summenzionati interventi rappresentano, poi, una fonte inesauribile di informazioni sul tema. Perché non chiedere ai diretti interessati ciò che vorrebbero? A volte basta proprio poco per ottenere davvero tanto. 

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Noemi Servizio