L’Upper Echelons Theory

Goals-Plan

Secondo l’Upper Echelons Theory le caratteristiche individuali sottostanti alle variabili demografiche osservabili, costituiscono i fattori di influenza sulle dinamiche di gruppo e sulle decisioni assunte dal TMT (Top Management Team). Le ricerche che hanno impiegato questo schema teorico hanno posto le peculiarità demografiche dei top manager e/o la diversità demografica del gruppo di vertice in relazione con una serie di performance aziendali, riferite ad esempio a: i risultati finanziari, (Hambrick, D’Aveni, 1992), la strategia, (Finkelstein, Hambrick, 1990; Michel, Hambrick, 1992), il cambiamento organizzativo (Grimm and Smith, 1992; Wiersema and Bantel, 1992), l’innovazione aziendale (Bantel, Jackson, 1989). Analoghe ipotesi sono emerse nell’ambito degli studi sull’imprenditorialità e sulla creazione di nuove imprese incentivando così l’analisi delle possibili corrispondenze tra le caratteristiche del TMT e i risultati conseguiti dalle new venture.

 

I filone di ricerche

Una prima serie di indagini mostra come i gruppi imprenditoriali si rivelino a capo di una struttura più efficaci del singolo dirigente soprattutto se il settore in cui si opera è quello dell’alta tecnologia.

La tesi a supporto dei team viene avvalorata dai risultati positivi ottenuti dalla collaborazione fra professionisti con differenti personalità, caratteristiche, conoscenze e abilità (Vesper, 1990; Vyakarnam, Jacobs, Handelberg, 1997). Altri autori notano che il far parte di un gruppo contribuisce a limitare gli elevati livelli di stress a cui è sottoposta di solito una persona che avvia un‘attività imprenditoriale (Lechler, 2001). Anche la fiducia e il sostegno reciproci giocano un ruolo importante all’interno della squadra aumentando gli effetti benefici del lavoro in team (Boyd, Gumpert, 1983). Cooper e Daily (1996) affermano, inoltre, che se un’impresa non dipende esclusivamente da un unico individuo, è meno probabile che la sopraggiunta indisponibilità di un imprenditore determini il fallimento dell’iniziativa.

 

II filone di ricerche

Un secondo percorso di studi analizza quanto nello specifico contraddistingue i team imprenditoriali che funzionano.

Doutriaux (1992) e Ensley (1997), ad esempio, evidenziano come l’eterogeneità demografica del gruppo impatti positivamente sui risultati della new venture. Ruef individua le determinanti del successo di una squadra nelle caratteristiche strutturali e culturali dei network in cui sono inseriti i membri del team imprenditoriale. L’autore prende spunto dai lavori di Granovetter (1973; 1985) e fa notare che le reti sociali a cui appartengono gli imprenditori, come tutte le altre, sono composte da strong ties (legami che presuppongono un ingente investimento temporale ed emotivo) e weak ties (relazioni istituzionali che richiedono un impegno limitato). L’evidenza empirica suggerisce una correlazione diretta tra la riuscita delle nuove imprese e la capacità degli imprenditori di servirsi dei vari legami per ottenere informazioni utili alla presa di decisione (Ruef, 2002).

 

III filone di ricerche

Un terzo filone di ricerche si rifà alla Group Theory (McGrath, 1964; Katz e Kahn, 1978; Katz, 1982) concentrandosi principalmente sulle interazioni sociali tra i membri del team imprenditoriale.

Ensley et al. (2002) analizzano l’impatto delle dinamiche conflittuali sui livelli di coesione del team imprenditoriale valutandone, successivamente, il rapporto con la performance. Gli autori confermano l’esistenza di una relazione importante tra l’affiatamento del gruppo a capo dell’azienda e i risultati ottenuti dall’impresa e mostrano come la coesione sia correlata positivamente con la presenza di un conflitto cognitivo e negativamente con il manifestarsi di un contrasto affettivo. Lechler (2001) esamina il peso esercitato dalle interazioni sociali sulle new venture del settore dell’alta tecnologia. Si registra un’influenza significativa soprattutto su: la posizione competitiva, l’efficienza, la soddisfazione dei clienti e degli imprenditori. E’, invece, trascurabile l’impatto prodotto sugli indicatori economici quali profitti, fatturato e redditività (Ensley et al. 2002).

 

 

Noemi Servizio