PNL: vizi e virtù pt.2

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Che cosa ci spinge ad agire in un determinato modo e a compiere delle scelte piuttosto che delle altre? Il nostro comportamento è dettato dalle convinzioni che abbiamo. Se pensiamo di poter ottenere un certo risultato ci mobiliteremo di modo che ciò che ci prefiguriamo effettivamente avvenga, al contrario se già ci diamo per spacciati, non ci metteremo minimamente in gioco avendo decretato a priori la nostra sconfitta. Virginia Satir era solita indagare approfonditamente su questi assunti che limitano in misura diversa ogni tipo di persona. La consapevolezza è il primo passo verso la libertà. Appunto solo il primo! Una volta coscienti delle nostre convinzioni che si fa? La PNL in realtà non offre una risposta a tale domanda come se la cognizione delle proprie persuasioni rappresentasse il punto di arrivo e non quello di partenza di un percorso di vera autoconoscenza.

Sapere cosa sia il Milton Model è di grande importanza e non solo per servirsene, ma anche e soprattutto per proteggersene. L’utilizzo di un linguaggio volutamente vago è materia assai comune ai nostri giorni. Dichiararsi, ad esempio, a favore della pace e della legalità, infatti, trova inevitabilmente un trasversale consenso, sbilanciarsi sul come, potrebbe, invece, restringere la cerchia dei proseliti. Tale impasse si supera definendo approssimativamente cosa si andrà nello specifico a fare cosicchè ognuno sarà libero di riempire gli spazi lasciati intenzionalmente in bianco come preferisce. Non c’è politico, intrattenitore o abile oratore che non ne ricorra. Il riconoscere certi piccoli escamotage dediti al più spinto populismo può vaccinarci di fronte alla catatonica malattia dell’acriticità che al fine di non creare manovrabili masse inermi va strenuamente combattuta e debellata.

La tecnica della timeline è senz’altro efficace nel suo tentativo di visualizzare il problema ed entrarci in contatto. Immedesimarsi in un io che quell’impedimento l’ha già superato non solo mette l’individuo in una condizione di benessere, ma lo proietta nel futuro dandogli la possibilità di relativizzare la difficoltà attuale e cercando di fargli comprendere come è stato possibile tagliare quell’agoniato traguardo. Procedura suggestiva tanto quanto quella dell’ancoraggio, tecnica secondo cui ripetendo un movimento associato ad una sensazione di piacevolezza e serenità è possibile catapultarsi nuovamente in quello stato di beatitudine riuscendo ad affrontare quanto di più scomodo con la giusta disposizione emotiva. Sono utili? Forse. Anche a distanza di tempo? Non c’è dato saperlo.

Quella che è stata esposta in questo articolo è una breve disanima di quanto la PNL offre, spiega, cerca di risolvere. Tale sintesi è stata messa insieme cercando di presentare ciò che più contraddistingue suddetta teoria che per complessità è stata solo velocemente accennata. Prove scientifiche della validità della PNL non ce ne sono e le discussioni più accese ruotano attorno alla sua efficacia nel lungo periodo, al presunto riduzionismo con cui affronta il delicato e complesso funzionamento della mente umana, e, soprattutto, al come e con quale scopo vengano utilizzati questi strumenti da parte di chi li possiede, ma forse, dopo tutto, basta che funzioni, o no???

 

 

Noemi Servizio