Decision making: l’arte della scelta pt.2

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3. Controllare lo stress

I ricercatori hanno scoperto che anche lo stress tende a influenzare la presa di decisione.

Lo studio di Mara Mather e Nichole R. Lighthall, in particolare, mostra che quando stressate, le persone sono più propense a perdere di vista le informazioni positive e a tenere in maggiore considerazione quelle negative. Gli autori dello studio forniscono a proposito degli utili suggerimenti.

Quando si deve prendere una decisione importante in condizioni di affaticamento cognitivo il processo decisionale migliora concentrandosi di più sul confronto tra i benefici piuttosto che fra i potenziali svantaggi. Ad esempio, nel valutare i pro e i contro di un’offerta di lavoro, ci si potrebbe soffermare maggiormente sulla retribuzione alta o sulla cospicua quantità di tempo libero a disposizione piuttosto che, ad esempio, sui lunghi tempi di spostamento o sulle scarse possibilità di carriera.

In alcune circostanze riesce difficile mantenere lo stress sotto controllo, ma è comunque possibile limitare i danni migliorando la gestione della tensione emotiva. In tale modo riusciremo a non ignorare o sottovalutare le opportunità che ogni alternativa offre.

La musica può essere una grande alleata: è, infatti, comprovato che l’ascolto di melodie riduce lo stress e aiuta a pensare meglio.

 

4. Guardare il problema come un osservatore esterno

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, considerare il problema dal punto di vista di un osservatore esterno potrebbe aiutare il soggetto a compiere una scelta responsabile e oculata.

Durante la ricerca è stato chiesto ai partecipanti di immaginare uno scenario in cui il proprio partner è infedele o di fantasticare sul tradimento del coniuge di un amico. I ricercatori hanno scoperto che coloro che ipotizzavano l’infedeltà del compagno di un amico sono stati in grado di prendere decisioni più sagge, motivate e accurate rispetto a chi, invece, immaginava il tradimento del proprio partner.

I risultati, quindi, indicano che la strategia migliore per affrontare i problemi personali sta nel distaccarsene. Lasciare una distanza ideale tra se stessi e la situazione può, infatti, supportare l’efficacia del percorso decisionale.

 

Non è sempre facile mettere in atto le strategie descritte nell’articolo. Molto spesso, infatti, si ha poco tempo per decidere, si è mentalmente sotto pressione ed emotivamente coinvolti nella questione. E’ anche vero, però, che basta poco per fare la differenza. Aspettare un po’ di tempo o allentare la tensione distraendosi, infatti, non richiede un grande sforzo che sarà, comunque, ampiamente ripagato da quanto di positivo ne deriverà sia in termini di convinzione che di soddisfazione.

 

 

Noemi Servizio