Rompere i muri della paura pt.2

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Realtà o costruzione?
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Quindi la domanda farsi è: di cosa abbiamo veramente paura? Di qualcosa di reale o di un pre-giudizio dovuto a esperienze passate che potrebbero non accadere nel presente? Ecco la sontuosa ironia del passato che, spesso, rimane sempre presente e ci pregiudica un possibile futuro più radioso.
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Siamo tutti piuttosto bravi a manifestarci quello che vogliamo evitare, mentre siamo per lo più abbastanza scarsi a “sognare e realizzare” quello che vogliamo raggiungere. Troppa energia concentrata per scappare dal pericolo e troppo poca verso il raggiungimento di quello che veramente vogliamo.
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Perché costruirsi la paura, quella perniciosa che ci invalida? Per ogni “Ho (credo ci sia…) tanto da perdere, quindi evito” esiste almeno un “Ho possibilmente qualcosa da guadagnare, quindi vale la pena di provare”.
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Dovremmo aver paura di aver paura!
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Sembra tutto troppo facile? Forse sì, ma fermiamoci a considerare che se la paura lavora per conservare troppo e non per farci crescere, ci immobilizza, atrofizzandoci. Così facendo prendiamo decisioni basandoci su delle vere e proprie bugie, delle costruzioni mentali che non appartengono al presente. Se una volta abbiamo tamponato a un incrocio, non per forza tamponeremo a tutti gli incroci, soprattutto se staremo attenti! Se una volta ci siamo scottati con l’acqua calda, non per forza ci scotteremo ancora, se sapremo come dosare il flusso.
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Da questi semplici esempi capiamo che dalla paura possiamo imparare, senza per questo farci bloccare. Invece, presa bene per quella che è, la paura può insegnarci come mettere a frutto per il presente e per il futuro.
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Un momento per pensare
  • Quali aspetti e quanta parte della nostra vita e delle decisioni attuali sono governate dalla paura?
  • Ciò che ci fa paura, è reale o è una costruzione mentale?
  • Che cosa possiamo fare, seppure fosse una minima azione, in maniera graduale e scalabile, per superare la paura e muoversi in avanti.

Teniamo a mente: le cose che accadono sono raramente così spaventose come le avevamo immaginate. E noi siamo lo strumento migliore per renderci la vita bella e veramente degna di essere vissuta.

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Mario Maresca