Manager e Leader secondo Zaleznik

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Nel 1977, Abraham Zaleznik, docente alla Harvard Business School, scrisse un articolo dal titolo “Manager e Leader: sono diversi?”. Risposta affermativa.  Zaleznik si spingeva oltre: non solo quelli di Manager e Leader sono ruoli diversi, ma sono anche ricoperti da persone estremamente differenti. In particolare:

Il Manager è un amministratore che, dotato di raziocinio e di controllo, con il suo atteggiamento freddo e impersonale al limite della passività, punta al raggiungimento degli obiettivi riuscendo a far accettare soluzioni di compromesso.

Il Leader tollera il “caos” e il rischio. E’ attivo e si impegna costantemente nello sviluppo di nuove idee e progetti. Aperto al nuovo, cerca sempre di coinvolgere gli altri con le sue idee ricorrendo a una sorta di “tensione” verso scopi ”ideologicamente” superiori.  Accetta, e perfino cerca, il confronto, anche duro.

Secondo Zaleznik, inoltre, le imprese hanno più bisogno di leader che di manager, soprattutto nei periodi in cui hanno luogo dei cambiamenti veloci. Questa tesi è valida ancora oggi?

Nel 1981 la United Airlines decise di modificare il programma di formazione e addestramento del proprio personale cambiandone il nome. Si passò, infatti, dal CRM (Crew Resource Management) al CLM: Command Leadership Management. Perché?

La United Airlines intendeva sottolineare il ruolo di ultimo decisore e di responsabile della sicurezza che il comandante avrebbe assunto soprattutto in caso di forte stress ed elevato carico di lavoro.

Passando da CRM a CLM la United Airlines, analogamente a quanto accade nel mondo militare, pare abbia voluto rivalutare il concetto di comando, prendendo le distanze dalle linee di pensiero che, in particolare negli anni ’60, attribuivano al termine una connotazione fortemente negativa.

La svalutazione del “comando” (associato all’idea di micromanagement autoritario) è avvenuta anche nel mondo degli affari. Rinunciare ad adottare in ambito aziendale tale funzione equivale, però, al fare a meno di qualcosa che si rivela efficace. Evitare l’utilizzo della parola non può cambiare la realtà dei fatti che attesta come nell’organizzazione sia indispensabile la presenza di un’adeguata linea di comando. Non accettare il termine solo perché “non di moda” e usare al suo posto un’altra espressione, come “leadership” o “management”, sarebbe, infatti, non solo profondamente sconveniente, ma anche intimamente errato.

I cambiamenti continui a cui è soggetta la società odierna richiedono una forte poliedricità da parte delle funzioni direttive.

Tutte le aziende hanno bisogno di Comando, Leadership e Management perché ciascuna realtà richiede responsabilità da assumere, persone da gestire e motivare, obiettivi da raggiungere. Queste necessità si palesano in qualunque struttura organizzativa sia che quest’ultima produca dei beni materiali che non.

Essere consapevoli del proprio ruolo all’interno dell’impresa non solo rende possibile affrontare situazioni e contesto, ma rappresenta anche una condizione assolutamente essenziale per il successo.

 

 

Noemi Servizio