La vita emozionale del cervello pt.1

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Ci sono persone che sono spesso sorridenti e allegre, altre che sembrano tristi e scure in volto. Alcune hanno difficoltà a concentrarsi e sembrano costantemente preoccupate e in ansia per qualcosa, altre che hanno reazioni spropositate ad eventi di minore importanza, almeno per chi gli sta vicino. Questa diversità tra gli esseri umani può essere spiegata scientificamente?
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Secondo lo psicologo e neuroscienziato, Prof.Richard Davidson, le emozioni e i pensieri ad esse associate sono radicate nella struttura del nostro cervello. Nel suo libro “The Emotional Life of Your Brain” sostiene che la variabilità sociale ed emozionale tra gli individui abbia basi neurofisiologiche. A rinforzare questa sua teoria ci sono le più aggiornate tecniche di esplorazione del cervello.
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Dopo decine di anni di ricerche il Prof. Davidson ha coniato il termine “Neuroscienza Affettiva”, una disciplina che consiste nello studio dei meccanismi cerebrali alla base delle nostre emozioni.
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Una delle prime necessità per esplorare le nostre emozioni risiederebbe nel dare un nome ed una spiegazione ad ogni singola emozione della nostra giornata. Dovremmo saper distinguere tra “stato” emotivo, l’immediata reazione emotiva di lotta o fuga stimolata da un’esperienza, e “umore”, che sperimentiamo per lunghi tratti della giornata o per giorni interi. Davidson sostiene esista uno stile emotivo personale che dà una forma alle nostre vite e a come rispondiamo al mondo intorno a noi. Questo stile comprenderebbe sei dimensioni:
  • Resilienza: il tempo con cui recuperiamo da un evento avverso.
  • Prospettiva: quanto sappiamo sostenere un’emozione dal significato positivo.
  • Intuitività Sociale: quanto siamo avvezzi a cogliere i segnali sociali da chi ci circonda.
  • Auto consapevolezza: quanto siamo capaci a percepire i segnali fisici che esprimono le nostre emozioni.
  • Sensibilità al Contesto: quanto sappiamo regolare le nostre risposte emotive a secondo del contesto in cui ci troviamo.
  • Attenzione: quanto focalizzata e acuta è la nostra attenzione.

 

 

Mario Maresca