Il ruolo del manager nel 21esimo secolo

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Gary Hamel, uno dei maggiori esperti di strategie di business, in un seminario da lui stesso organizzato, ha riunito per due giorni alcuni dei più importanti esperti di management del mondo – come Henry Mintzberg, C.K. Prahalad, Peter Senge, Chris Argyris, Yves Doz, Jeffrey Pfeffer, Shoshana Zuboff, James Surowiecky, Tom Stewart, Hal Varian, ecc.

Hamel, alla luce di quanto emerso dall’incontro, afferma che in passato per risolvere due problemi fondamentali come l’efficienza e la produzione di massa, la soluzione ottimale per i manager consisteva in una struttura organizzativa gerarchico burocratica.

In un mercato turbolento e altamente variabile come quello attuale, è necessario passare a un sistema di Management 2.0 in grado di creare organizzazioni veramente competitive.

Il manager del 21esimo secolo viene chiamato a gestire il business seguendo finalità, ideali, “filosofie”, più “alti”, più “umani” e più profondi, che richiamano l’azienda alla responsabilità verso la società in generale e la comunità territoriale in particolare, oltre che verso tutti gli stakeholder (clienti e fornitori, azionisti e dipendenti).

La visione e di conseguenza le strategie aziendali vanno orientate dal management non solo al breve, ma anche e soprattutto al medio e al lungo termine, per garantire all’azienda una crescita sostenibile.

La Struttura organizzativa va resa quanto più possibile piatta, con pochi livelli gerarchici, in modo tale da creare le condizioni per cui tutti i membri dell’organizzazione a ciascun livello organizzativo possano dare il loro contribuito alla crescita del business.

I manager dovrebbero orientare la Cultura aziendale alla promozione della trasparenza, dell’autonomia, della fiducia, dell’autodisciplina, e di processi decisionali condivisi, valorizzando il network e la diffusione della conoscenza.

Infine, il management dovrebbe fornire un concreto sostegno alla creatività, all’innovazione, al cambiamento, da chiunque siano promossi, piuttosto che contribuire al mero consolidamento dello status quo.

L’approccio di Hamel è in linea con alcuni dei principali modelli emergenti in tema di management quali la Corporate Social Responsability che promuove la creazione di un’organizzazione snella e orizzontale, caratterizzata da una leadership distribuita che sostiene l’empowerment e l’accountability di ciascuna “Risorsa Umana” dell’azienda.

La crescente attenzione verso questi temi ci fa auspicare che la recente e ancora presente crisi possa trasformarsi in un’opportunità di evoluzione e di arricchimento del ruolo del manager come fautore e promotore del cambiamento culturale in azienda.

 

 

Noemi Servizio