Il giocoliere presuntuoso: due mani ma un solo cervello

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Molto spesso, nelle sessioni di coaching che conduco, si parla del numero di attività che i miei clienti portano avanti, dell’affastellarsi di impegni che si prendono e delle richieste di performance alle quali si sottopongono.

Sei a casa, guardi la tv, ma tuo figlio ti parla…cogli giusto le ultime parole, quelle la cui intonazione ti fa capire che ti è stata rivolta una domanda…chiedi a tuo figlio di ripetere perché non hai capito…

Sei in macchina, stai guidando per una strada che non conosci…questo ti fa guidare più lentamente del solito…il navigatore ti dice qualcosa nel suo italiano metallico… e ti squilla il telefono, lo stesso telefono su cui c’è il navigatore…rispondi e dall’altra parte ti parlano in inglese…capisci solo che è la telefonata da Londra che stai aspettando…e nel frattempo ti sei perso, girando per tre volte nella rotatoria a cui sei arrivato…

Sei in riunione… ti vibra il telefonino nella tasca (sei stato educato e lo hai silenziato…). Non esiste una regola nella tua azienda che ti impedisce di leggere la mail che ti è appena arrivata mentre il tuo capo sta parlando…quindi, la leggi… hai appena perso quello che il tuo capo ti ha detto (“…oddio, e se era importante…?”)…

Sei dal parrucchiere e aspetti il tuo turno, leggendo una rivista…il tuo attore preferito immortalato in una fantastica spiaggia di Barbados… (…“dove sarà Barbados?”… in Africa o in America?…) mentre continui a ragionare, pensi alle tue prossime vacanze (… “Vorrei andare a Miami! … certo che se Barbados fosse in America, potresti andarci da Miami…”) E gli occhi della tua mente vedono le spiagge con le palme e pensi alle Piña Colada che berrai… (“Secondo me è in America!”) E mentre continui a sognare, il tuo attore preferito è sempre lì, sulla stessa pagina aperta, da cinque minuti…e il parrucchiere ti sta chiamando perché è arrivato il tuo turno e non te ne sei accorta…

Episodi di vita vissuta, vero? Pensiamo impunemente di essere capaci di fare più cose contemporaneamente e tutte con un buon rendimento.

L’illusione del multi-tasking

Facciamo pace con questa cosa: tutto dipende dal lasso di tempo che prendi come riferimento! Se pensi di fare più cose simultaneamente, stai sbagliando perché non è possibile! È il tuo cervello che è costruito in modo da non renderlo possibile.
Se invece pensi che puoi fare più cose, saltando rapidamente da un’attività all’altra, questo è possibile, anche in un tempo breve. Ma forse non ti accorgi che stai facendo quelle cose in sequenza.
Non sei MAI multi-tasking, semmai sei alternative-tasking! Se vuoi lavarti l’anima, puoi dire che sei “continuamente parzialmente attento”!
Il nostro cervello, la Corteccia Prefrontale per la precisione, è costantemente impegnata a comprendere, richiamare alla memoria, connettere informazioni, memorizzare nuove cose, inibire impulsi dannosi, integrare apprendimenti. Ciascuno di questi processi, coinvolge centinaia di migliaia di circuiti neurali. Ognuno dei processi appena menzionati DEVE finire prima che un altro possa iniziare. Quando siamo alle prese con attività cognitive consapevoli, il cervello è necessariamente sequenziale.

L’impatto sulla performance

Poi, siccome siamo anche un po’ presuntuosi, pensiamo che concentrarci su più cose insieme ci renda superiori e che, in fondo, non penalizzi la qualità delle nostre performance. Altro errore, ci dice uno studio della London University del 1998! Se tentiamo di fare simultaneamente due attività, queste entrano in conflitto, interferendo tra loro sugli stessi distretti cerebrali: puoi provarci, se vuoi che il tuo quoziente intellettivo diminuisca di circa 10 punti, mediamente! Farlo per tutto il giorno equivale a subire i danni di un’intera notte senza dormire. O a tre volte l’effetto di una canna, solo che è anche molto meno divertente…
E si tratta di solo due attività! Pensa se ne volessi fare di più…
La Dual-Task Interference (molto più fico detto all’americana, no?) inoltre procura una perdita di accuratezza che varia dal 20 al 50%.

Ti si sta bruciando il cervello, sciocco!

Si è anche scoperto che il tentativo di essere multi-tasking procura danni permanenti al nostro cervello. La Sussex University, studiando chi usava abitualmente due dispositivi in simultanea (ad esempio come quando mandi messaggi col telefonino mentre guardi la TV), ha scoperto che in questi soggetti alcune strutture cerebrali sono meno dense. Letteralmente si perde materia cerebrale, soprattutto dalla Corteccia Cingolata Anteriore, una struttura cruciale per l’attenzione, l’empatia e l’intelligenza sociale.
Sempre connessi, ma socialmente stupidi! Interessante paradosso…
Inoltre, pensa al multi-tasking come l’attività tipica di colui (o colei) che per forza deve guardarsi sempre intorno e non può restare concentrato. In fondo è così, pensaci: ora sei sul telefono, ora sei in riunione, ora leggi la mail, ora devi parlare con tuo figlio, ora devi correre a comprare da mangiare, ora vedi il notiziario… Chi è che si deve sempre guardare intorno? In natura sono le prede! E la preda uomo, quando è preda per troppo tempo, entra in stress permanente. Il Cortisolo, l’ormone dello stress appunto, raggiunge i massimi livelli. Con le ovvie conseguenze per la salute.
Senza esagerare, se sei multi-tasking, sei sicuramente meno concentrato, hai meno memoria, sei meno organizzato e sei anche poco attento, sia ai dettagli che in generale.

La cura

La calma disciplina
Metti un po’ di impegno consapevole nel gestire le attività una per volta. Se ti accorgi in anticipo che potresti distrarti, eviterai le perdite di tempo. Se ti sorprendi distratto, niente paura: lascia da parte ciò che ti ha distratto e concentrati nuovamente su quello che stavi facendo prima.

Le pause intelligenti
Devi sapere che mediamente un essere umano non riesce a rimanere concentrato su una sola cosa per più di 20-30 minuti. Cerca di regolarti su questo e concediti delle pause “sagge”. O alterna in modo coerente le attività, tenendo conto del tempo di attenzione di ciascuna. Questo ti permetterà di riposare la tua Corteccia Prefrontale e di renderla meno “distratta”.

Gioca d’anticipo sulle distrazioni
Puoi concederti un po’ di alternative-tasking attribuendo ad esso un tempo limite. Puoi fare questo più volte nell’arco della giornata. Ad esempio la mattina, quando arrivi in ufficio, sai che puoi concederti, che so, 15 minuti per i Social, il caffè e qualche notizia sui giornali. Puoi ripetere lo stesso dopo pranzo…

Sviluppa delle routine
Schematizza come e quando fare le chiamate importanti durante la giornata; come e quando evadere le mail; come e quando fare pulizia dei tuoi documenti… Insomma, qualsiasi cosa che all’inizio richiedeva attenzione e, dopo un po’ di ripetizioni ne richiede quasi zero, è come oro per te! Vuol dire che hai avviato degli schemi inconsci. Pensa a quando hai iniziato a guidare la macchina e a come la guidi ora. Per questo devi ringraziare i Gangli della Base, nuclei di sostanza grigia posti sotto la Corteccia e connessi molto densamente con la Corteccia stessa e con altre importanti strutture cerebrali. Sono coinvolti nella regolazione del movimento, soprattutto quello ripetitivo.

Quello che può andare in automatico, mandalo in automatico! 
Puoi stabilire delle regole per il tuo programma di posta elettronica, ad esempio. Puoi attribuire un codice colore ai mittenti delle mail che ricevi: il colore rosso potresti associarlo a chi in genere manda mail importanti e che sono da leggere subito. Magari il colore verde potrebbe essere associato a chi ti manda mail che possono aspettare momenti migliori ma vanno evase comunque. Le blu possono essere associate a chi ti manda in genere mail poco urgenti e poco importanti. Poi ci possono essere le mail marroni…
Ah… e puoi sempre spegnerlo, il programma di posta elettronica, e decidere tu quando aprirlo!
E puoi farlo con qualsiasi dispositivo elettronico, fidati!

 

 

Mario Maresca