Cambiare le abitudini dell’abitudine pt.4

habits

Consolidare le abitudini

1. Determinare l’importanza del cambiamento

Se vogliamo creare una nuova abitudine, dobbiamo inserirla nel nostro contesto valoriale conferendole la giusta rilevanza. A tal proposito, può risultarci utile immaginare come vogliamo essere o in che modo desideriamo agire in futuro. In alternativa, per dissuaderci dalla ripetizione di una certa azione, possiamo cercare di prevedere le conseguenze della mancata trasformazione della nostra consuetudine.

Nel caso di Fred, il superamento dell’abitudine al “ritardo” potrebbe condurlo, ad esempio, a un percorso di carriera più soddisfacente o all’esercizio di una leadership maggiormente efficace. E’, inoltre, anche lecito aspettarsi un certo sollievo da parte dei colleghi che, finalmente, non dovranno più sopportare la sua continua mancanza di puntualità.

 

2. Impostare le intenzioni di implementazione

Se desideriamo il cambiamento, ma non intraprendiamo un’azione mirata la nostra mente ci condurrà alla reiterazione di quanto compiuto in passato. Risulta, perciò, di fondamentale importanza definire delle intenzioni di implementazione che ci indicheranno la nuova strada da seguire. Il cervello, registrate le connessioni tra le diverse attività, sarà poi in grado di reagire agli stimoli in maniera sempre più automatica e veloce.

Alcuni esempi di intenzioni di implementazione relative al lavoro sono:

– Spento il laptop, scrivo la do-it list di domani
– Acceso il portatile, consulto la mia agenda
– Suonata la sveglia, mi preparo all’incontro
– Avvertita la mia distrazione / fame / noia ecc., mi alzo e faccio movimento / cammino intorno al tavolo / mi occupo di un’altra attività ecc.

 

3. Credere che sia possibile

Dobbiamo CREDERE che il cambiamento delle abitudini esistenti possa realmente avvenire. Non basta, infatti, desiderare e sperare, ma affinché il nostro piano si realizzi, è necessario essere davvero convinti di potercela fare.

 

4. Creare una cornice di supporto

Quando si tratta di modificare una routine, avere l’appoggio di chi ci è attorno rende le cose molto più facili. Con chi potremmo condividere il nostro cammino? Trovare qualcuno che ci supporta anche solo con la propria presenza, fa la differenza.

 

5. Rendere più semplice ciò che è difficile e più difficile quello che è facile

Shawn Achor, autore di “The Happiness Advantage”, nel suo libro parla di come possa rivelarsi utile complicare la messa in atto di certe vecchie routine e, al contempo, agevolare la pratica di un nuovo comportamento. Ad esempio, se una volta tornati a casa dal lavoro vogliamo scegliere il jogging alla TV, possiamo nascondere le batterie del telecomando e mettere, invece, a portata di mano l’attrezzatura da corsa.

 

In questo lungo articolo abbiamo affrontato il complesso e vasto mondo delle abitudini. Si è fatta chiarezza prima sul modo in cui si formano e poi sul loro funzionamento per affrontarne, infine, la possibile, ma impegnativa modifica. Le routine, come abbiamo visto, fanno parte di noi e saperne di più non può che farci comodo. Ora che abbiamo capito un po’ meglio questo fondamentale meccanismo mentale possiamo imparare a governarlo per avere un alleato a cui ricorrere anche quando siamo stanchi o distratti. Servirci, infatti, di certi automatismi per mettere in atto comportamenti utili e virtuosi, non solo ci renderà la vita più facile, ma anche migliore.

 

 

Noemi Servizio