A tu per tu con la Tristezza pt.1

tristezza

Il significato dell’emozione che ci stende, fino a un certo punto…

aaa

Sembra di essere senza forze, ci si muove quasi a fatica e sicuramente senza voglia…il pensiero fisso su quello che non c’è più…le spalle sembrano quasi appese al collo e un senso generale di vuoto pervade l’essere…La pelle è priva di tono e il colorito tende al pallido…sembra che un peso enorme porti verso terra tutte le parti del corpo…

ADESSO BASTA! Prima di continuare a leggere sull’emozione della tristezza, muovetevi energicamente e pensate SUBITO a qualcosa di BELLO e DIVERTENTE. Sorridete, anche forzatamente, ma fatelo. Fatelo ora!

La tristezza è un’emozione altamente contagiosa ed è facile che sia pervasiva: quindi assicuriamoci di lasciarla andare. Almeno che non rimanga a causa mia e di questo post!
aaa
Che senso ha essere tristi? Perché esiste la tristezza e che significato bio-fisiologico ha?
aaaa
La tristezza è una delle emozioni “fondamentali” secondo la maggior parte degli psicologi. In tutte le formulazioni teoriche sulle emozioni, la tristezza (o suoi sinonimi), è presente. Esattamente come la Felicità, la Paura e la Rabbia.
aqaa
In genere parlo di “famiglie di emozioni”, cioè stati simili di attivazione psico-fisiologica che si distinguono solo per intensità e durata. Immaginiamo quindi un continuum di stati che vanno da un livello minimo ad un livello massimo. Se pensiamo alla “famiglia della rabbia”, possiamo forse partire dal “disappunto”, per arrivare al massimo possibile, che potremmo chiamare “furore”. In mezzo abbiamo tutti gradi di rabbia, distinti da parole differenti, e che indicano la presenza della stessa emozione fondamentale.
aaaa
Nella tristezza possiamo avere al limite minimo il “dispiacere”, mentre al massimo potremmo avere il “dolore”.
aaa
La tristezza insorge quando sperimentiamo la perdita di qualcuno rilevante per noi, o come si dice in psicologia “significante”, cioè che rappresenta per noi qualcosa di valore. Sperimentiamo la tristezza anche per la perdita di qualcosa, anche questa importante per noi.
aaa
Non parliamo per forza di eventi luttuosi o drammatici: anche la perdita di un oggetto caro può generare tristezza. Un cambio di lavoro, un trasloco, sono eventi che possono farci diventare tristi.
aaa
Spesso, in seguito a un evento spiacevole, la tristezza non è la prima emozione a manifestarsi. Quando perdiamo qualcosa a noi caro, la prima emozione potrebbe essere definita come “dolore”, soprattutto se la perdita è improvvisa. Non pensiamo al dolore fisico, anche se alcune caratteristiche possono essere simili. Pensiamo invece a quel dolore psicologico che ci fa urlare, strepitare e piangere. Quel dolore che è effetto di un rifiuto ostinato di accettare la perdita che stiamo vivendo, perché proprio non ci possiamo credere che sia successo proprio a noi. Successivamente, al rifiuto si sostituisce una forma di rassegnazione, magari accompagnata da una dose di rabbia che poi tende a scomparire.
aaa
aaa
aaa
aaa
Mario Maresca